La Philip Morris mette gli occhi su Ovale
Già, a quanto pare il colosso americano del tabacco mette gli occhi sull’Italia ed in vena di Shopping, pare voglia mettere nel “carrello” Ovale.
Secondo quanto risulta all’HuffingtonPost, nel mirino ci sarebbe la Ovale di Desenzano del Garda, leader nazionale sul mercato della progettazione, produzione e distribuzione di sigarette elettroniche. L’azienda bresciana è stata fondata nel 2011 da Riccardo Ascione e dal socio Bruno De Rosa.
Come hanno raccontato in un’intervista al Corriere della Sera del 4 aprile, i due titolari hanno iniziato con un laboratorio in Cina, dove ora è attiva una fabbrica con mille dipendenti. Produzione in Cina, ricerca e sviluppo in Corea, con una consociata, e in Italia, a Brescia e a Piacenza. Le “bionde” elettroniche vengono vendute in negozi monomarca dati in franchising: 300 in Italia e 100 all’estero, tutti aperti tra maggio 2011 e dicembre 2012. E altre inaugurazioni sono in programma in Germania, a Londra, Bratislava, Belgio, Grecia, Albania e Olanda.
Del business delle sigarette elettroniche in Italia al colosso Usa farebbe gola soprattutto il sistema del retail, ovvero il modello di commercializzazione. Philip Morris non è inoltre la prima big del tabacco a decidere di passare dalla difesa all’attacco, ovvero entrare nel business delle e-cigarettes. Considerato che l’80% dei fumatori del mondo vive in nazioni dove il reddito è medio-basso, per le multinazionali del tabacco l’alternativa 2.0 può infatti contribuire a compensare il calo dei consumi nei mercati occidentali, dove sono soprattutto le persone economicamente benestanti a rinunciare al fumo.
Ma possono essere tentate da quello elettroniche. L’anno scorso, l’americana Lorillard ha acquistato la Blu Ecigs per 135 milioni di dollari e RJ Reynolds ha iniziato a sviluppare la propria sigaretta elettronica. Altria, il produttore statunitense di Marlboro, è rimasto in disparte fino ad ora, ma gli analisti prevedono che il gigante del tabacco possa acquisire un’azienda produttrice di sigarette elettroniche (come Njoy) o lancerà presto il proprio marchio.
A dicembre il Gruppo BAT (British American Tobacco, che produce marchi come Lucky Strike, Pall Mall, e Dunhill, oltre alle MS in Italia) ha acquisito la CN Creative Limited, una start-up inglese specializzata nello sviluppo di tecnologie legate alle e-cigarette. E secondo i calcoli del gruppo, i cosiddetti “prodotti alternativi” fra vent’anni rappresenteranno circa il 40% dei ricavi totali della società che nel 2011 sono stati pari a 15 miliardi di sterline. Anche la rivale Imperial Tobacco ha acquistato azioni di un’azienda ce produce sigarette elettroniche, mentre la Japan Tobacco International ha siglato un accordo commerciale con una società di “nicotine vaporizers”
FONTE: Huffingtonpost - Esigarettaforum