Sconto Irap per le sigarette elettroniche, la Lombardia prepara la legge anticrisi
Lega e lista Maroni in Lombardia corrono in soccorso dei produttori di sigarette elettroniche e dei negozi che le vendono. Con un progetto di legge che propone uno sconto dello 0,92 per cento sulla quota regionale dell’Irap, l’imposta regionale sulle attività produttive. Un modo per attutire l’impatto dell’imposta del 58 per cento decisa dal governo che rischia di mettere in ginocchio il settore, decisione peraltro sospesa dal Tar del Lazio in attesa della camera di consiglio per decidere sulla sospensione del decreto e l’eventuale rinvio della questione alla Corte Costituzionale. Il progetto di legge regionale prevede un primo stanziamento di 200mila euro, che saranno trovati nel triennio 2013-15 riducendo della stessa cifra la disponibilità di cassa.
Un tema controverso quello delle e-cig, visto che finora anche la comunità scientifica si è divisa tra chi ha ritenuto positivo l’effetto della sigaretta elettronica, a patto che non contenga nicotina e sia venduta esclusivamente in farmacia, e chi, al contrario, la ritiene inutile se non addirittura dannosa per la salute. Il progetto di legge leghista cita i risultati di un rapporto del 2013 dell’Istituto superiore della Sanità. Secondo il quale sono cinquecentomila in Italia gli utilizzatori di sigarette elettroniche. E di questi «è ragionevole stimare che circa il 10 per cento smetta di fumare».
L’intento del Carroccio è quello di prevenire e contrastare le forme di dipendenza da fumo, ma anche quello di schierarsi al fianco dei produttori di sigarette elettroniche. In Lombardia sono attivi 450 negozi (216 in franchising), mentre sono una quarantina le imprese produttrici o importatrici. Con un ricavo nell’ultimo semestre del 2013 di 40 milioni di euro. Un patrimonio che rischia di andare in fumo anche per colpa delle imposte.
«Molti studi ci dicono che grazie alle sigarette elettroniche diversi fumatori hanno smesso di fumare — sottolinea Fabio Rizzi della Lega, primo firmatario del progetto e presidente della commissione regionale Sanità — . Siamo consapevoli che il nostro intervento avrà l’effetto di una goccia nel mare, ma vogliamo difendere questi produttori. Sono le multinazionali del fumo che sostengono che questi prodotti fanno male, ma intanto stanno acquistando i brevetti». Ma che l’argomento non divida solo la comunità scientifica lo dimostra il fatto che un altro leghista, il deputato Stefano Candiani, aveva proposto un emendamento al decreto 'salvaroma' per chiedere di vietare l’uso della sigaretta elettronica nei luoghi pubblici.
La riduzione dell’0,92 per cento dell’Irap, stesso premio già promesso ai locali che rinunciano alle slot machine — è scritto nel progetto di legge leghista — dovrebbe scattare dal primo maggio.
Spetterà alla giunta regionale definire le modalità applicative delle disposizioni. Mentre entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della legge la Regione predisporrà il regolamento che definirà i criteri, le regole tecniche, le forme di controllo e le sanzioni